Infissi in PVC a Como – isolamento, acustica e posa qualificata per il contesto lacustre

Lago di Como

Infissi in PVC a Como – isolamento, acustica e posa qualificata per il contesto lacustre

Como unisce centro storico entro le mura, quartieri residenziali e località affacciate sul Lario. Il microclima lacustre porta umidità elevata, escursioni termiche stagionali e periodi ventosi: in questo scenario gli infissi in PVC sono una scelta razionale perché coniugano isolamento termico e acustico, stabilità nel tempo e manutenzione minima.

Clima e requisiti energetici

Il territorio comasco rientra generalmente nella zona climatica E secondo la classificazione nazionale: gli edifici richiedono serramenti con trasmittanza termica Uw conforme ai limiti di legge (D.M. 26/06/2015 e successivi aggiornamenti). Profili in PVC multicamera, vetro basso emissivo e distanziatore “bordo caldo” aiutano a ridurre le dispersioni in inverno e a contenere i carichi estivi, preservando comfort e consumi.

Gestione dell’umidità e della condensa

La prossimità del lago e la ventilazione locale aumentano l’umidità superficiale sui punti freddi. Per ridurre il rischio di condensa e muffe è utile combinare: telai a bassa conducibilità (PVC), vetrate con basso emissivo, tenuta all’aria del giunto di posa e, quando opportuno, microventilazione o aeratori dedicati secondo le esigenze impiantistiche.

Comfort acustico in ambito urbano

Assi viari come la SS340 “Regina”, collegamenti verso l’autostrada A9 e le tratte ferroviarie possono elevare il rumore ambientale in diverse zone residenziali. In questi casi sono indicati vetri stratificati acustici con spessori differenziati e guarnizioni continue sui telai, insieme a una corretta regolazione della ferramenta perimetrale, così da migliorare il comfort in camere e studi domestici.

Esempi pratici di vetrocamera e differenze di isolamento acustico

La scelta della vetrocamera incide in modo determinante sulla capacità di attenuare i rumori esterni. In zone tranquille o residenziali, un vetro standard 4/16/4 basso emissivo (due lastre da 4 mm separate da 16 mm di gas argon) offre un buon equilibrio tra isolamento termico e acustico, con un potere fonoisolante intorno a 32–34 dB Rw.

In prossimità di strade trafficate come la SS340 “Regina” o nelle aree urbane con passaggio costante di veicoli, è consigliabile una vetrocamera asimmetrica, ad esempio 6/14/4 o 8/14/4. La differenza di spessore tra le lastre riduce le risonanze e porta l’isolamento acustico a valori medi di 36–38 dB Rw.

Per abitazioni vicine a linee ferroviarie o a rotte di atterraggio, si adottano soluzioni con vetro stratificato acustico, come 44.2ac /16/6 o 55.2ac /14/8, dove una o entrambe le lastre includono un film PVB fonoassorbente. Queste configurazioni raggiungono prestazioni fino a 42–45 dB Rw, percepibili come un abbattimento del rumore esterno di circa il 60–70% rispetto a un vetro semplice.

Infine, per contesti estremamente esposti — ad esempio vicino a discoteche, officine o aeroporti — si possono impiegare vetri tripli acustici (44.2ac /14/6/14/4) con guarnizioni multiple e telai ad alta tenuta, capaci di superare i 48 dB Rw. In tali casi il suono percepito all’interno risulta notevolmente attenuato, consentendo il riposo o lo studio anche con finestre esposte direttamente alla fonte di rumore.

È importante ricordare che l’isolamento acustico complessivo non dipende solo dal vetro, ma anche dalla posa in opera, dalla tenuta all’aria del telaio e dalla corretta sigillatura del giunto finestra-muro secondo la norma UNI 11673.

Isolamento acustico - La scelta del vetro
Isolamento acustico - La scelta del vetro

Finiture e integrazione architettonica

Nel centro storico e nelle aree con vincoli paesaggistici è spesso richiesta coerenza visiva con le facciate esistenti:
le finiture effetto legno (rovere, castagno, noce) e profili con proporzioni tradizionali aiutano a mantenere l’estetica originaria, previa verifica con il regolamento edilizio comunale e gli uffici competenti. Nei quartieri di più recente edificazione sono diffuse tinte opache contemporanee (bianco, grigi, antracite).

Posa a regola d’arte (UNI 11673)

Le prestazioni dichiarate del serramento si mantengono nel tempo solo con una posa tecnicamente corretta.
In Lombardia è prassi fare riferimento alla serie UNI 11673 (progettazione e installazione del giunto finestra-muro).
Elementi chiave:

  • tenuta all’aria interna e protezione all’acqua lato esterno, con nastri e membrane idonee al supporto;
  • riempimento isolante del giunto e soglie coibentate nei passaggi a terra;
  • fissaggi dimensionati in base al peso del serramento e al tipo di supporto (laterizio, calcestruzzo, blocchi isolanti);
  • rispetto delle classi prestazionali secondo EN 12207/12208/12210 indicate dal produttore.

Una posa progettata e verificata limita ponti termici e infiltrazioni d’aria, stabilizza le temperature vicino alla finestra e riduce il rischio di condense.

Durabilità e manutenzione

Il PVC per infissi non richiede cicli di verniciatura; la manutenzione ordinaria si limita alla pulizia con detergenti neutri e al controllo periodico delle guarnizioni. La stabilità dimensionale dei profili multicamera con rinforzi interni aiuta a sopportare le escursioni termiche tipiche del contesto prealpino comasco.

Procedure e agevolazioni

La sostituzione degli infissi rientra nelle casistiche edilizie correnti previste dalla normativa nazionale; quando necessario, si seguono le procedure comunali (es. titoli abilitativi nei casi previsti) e gli adempimenti energetici. Le agevolazioni fiscali nazionali (ad es. Bonus Casa e, ove applicabile, Ecobonus) richiedono il rispetto dei requisiti tecnici vigenti, pagamenti tracciabili e la trasmissione della documentazione agli enti competenti (es. portale ENEA quando previsto). Le condizioni possono variare: è opportuno verificarle prima dell’avvio lavori.

Per i requisiti tecnici aggiornati si possono consultare le schede ENEA e le linee guida UNI 11673, oltre ai regolamenti edilizi del Comune di Como.

Per ulteriori dettagli sui requisiti tecnici si possono consultare le schede informative dell’ ENEA e le norme tecniche disponibili presso UNI.

Come scegliere gli infissi giusti a Como

Il clima umido e variabile richiede infissi che combinano tenuta all’aria, isolamento e ventilazione controllata. Nelle zone vicine al lago si privilegiano profili con guarnizioni continue e ferramenta anticorrosione, mentre nelle aree collinari l’attenzione va alla stabilità dimensionale e alla resistenza ai raggi UV.

La scelta deve tener conto di:

  • classe energetica dell’edificio e obiettivi di riqualificazione;
  • orientamento delle finestre e esposizione al sole;
  • tipologia di posa e materiali del muro;
  • eventuali vincoli paesaggistici o architettonici.

Domande frequenti (FAQ)

Serve un’autorizzazione per sostituire le finestre nel centro storico di Como?

In presenza di vincoli paesaggistici o storico-architettonici è richiesta un’autorizzazione/comunicazione al Comune prima dei lavori.
Conviene verificare il regolamento edilizio e le eventuali prescrizioni di colore/profilo prima di ordinare i serramenti.

Quale valore Uw è adeguato per Como (zona climatica E)?

Va rispettato il limite vigente secondo il D.M. 26/06/2015 e successivi aggiornamenti. Il fornitore deve rilasciare la
dichiarazione delle prestazioni (marcatura CE secondo UNI EN 14351-1). La scelta finale dipende dal progetto energetico dell’edificio.

Come limitare condensa e muffe in un contesto umido vicino al lago?

Telai a bassa conducibilità (PVC), vetro basso emissivo con distanziatore “bordo caldo”, giunto di posa a tenuta all’aria lato interno
e corretta ventilazione (microventilazione o aeratori, quando opportuni) riducono i ponti termici e l’umidità superficiale.

Meglio PVC, alluminio o legno nel clima di Como?

Il PVC offre isolamento termico elevato e manutenzione ridotta; l’alluminio è rigido e sottile ma necessita di taglio termico;
il legno è naturale ed estetico, con manutenzione periodica. La scelta dipende da vincoli estetici, budget e obiettivi energetici.

Quale vetrata scegliere per migliorare il comfort acustico?

In aree esposte a traffico o ferrovia sono indicati vetri stratificati acustici con spessori differenziati e intercalari fonoassorbenti,
abbinati a telai con guarnizioni continue e posa a tenuta del giunto finestra–muro.

Quanto dura la posa e quali sono le fasi tipiche?

Rilievo tecnico, produzione, quindi installazione programmata in una o più giornate in base al numero e alla tipologia di infissi.
Una posa qualificata secondo UNI 11673 è essenziale per mantenere le prestazioni dichiarate.

Che manutenzione richiedono gli infissi in PVC?

Pulizia periodica con detergenti neutri, controllo delle guarnizioni e della ferramenta. Non sono previsti cicli di verniciatura:
la manutenzione è limitata rispetto ai serramenti in legno esposto.

Come funzionano le agevolazioni fiscali per la sostituzione infissi?

Le misure nazionali (es. Bonus Casa ed, ove applicabile, Ecobonus) richiedono il rispetto dei requisiti tecnici vigenti,
pagamenti tracciabili e trasmissione della documentazione agli enti competenti (es. portale ENEA quando previsto).
Le condizioni possono variare: è opportuno verificarle prima dell’avvio lavori.

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